Metodo mafioso e indicatori di riconoscimento: il resoconto del I°modulo di formazione rivolto alle Polizie locali di Venezia

Si è tenuta a Venezia, presso la Sala Polifunzionale del Palazzo Grandi Stazioni, la prima delle tre giornate formative rivolte al personale della Polizia Locale operante nell’ambito provinciale.

L’incontro, organizzato con il patrocinio del Comune di Venezia, è inserito nell’ambito del progetto formativo denominato ‘Conoscere le mafie, costruire la legalità2’, promosso dalla Regione del Veneto ed organizzato in collaborazione con Avviso Pubblico.

Nel corso della prima parte della giornata formativa, aperta dai saluti istituzionali di Bruno Pigozzo, vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto e del consigliere comunale di Venezia Maurizio Crovato, in rappresentanza dell’Amministrazione, gli esperti intervenuti in qualità di relatori hanno fornito agli operatori della Polizia Locale gli strumenti conoscitivi relativi alle modalità in cui si manifesta la criminalità organizzata nel Nord Italia, con un particolare focus dedicato alla situazione del Veneto e su come utilizzare dati e informazioni relativi all’attività quotidiana di controllo del territorio, in funzione antiriciclaggio e antiterrorismo. La sessione pomeridiana è stata dedicata ai laboratori, nel corso dei quali sono stati esaminati con i relatori degli studi di caso.

“La capillare presenza sul territorio della Polizia locale è una grande opportunità sul fronte del contrasto al fenomeno mafioso – ha dichiarato Pierluigi Granata, criminologo, già ufficiale della Guardia di Finanza –  Il Veneto conosce da tempo le organizzazioni criminali e le ha sottovalutate. Le ha conosciute con il soggiorno obbligato dei boss e con la Mala del Brenta,  le cui caratteristiche mafiose sono state riconosciute anche sul fronte giudiziario, e le conosce oggi, attraverso diversi gradi di infiltrazione nelle varie province. Si tratta soprattutto di infiltrazioni di tipo economico, attraverso le quali sono in grado di acquisire una sempre maggiore capacità di inquinare le decisioni politiche”.

“I controlli sono uno dei fattori essenziali per consentire il rispetto delle regole, aspetto fondamentale sul tema dell’evasione fiscale, indicatore quest’ultima di possibili presenze mafiose – ha spiegato Mario Turla, consulente ed esperto di antiriciclaggio  – Il rapporto tra mafie ed evasione fiscale infatti è strettissimo. Basti pensare alle false fatturazioni, sistema in grado di creare liquidità. Le mafie si sono accorte di questa richiesta che proveniva dai territori e si sono messe nelle condizioni di offrire un servizio, le false fatture appunto, attraverso le cosiddette aziende cartiera. Le mafie oggi sono strutturalmente diverse rispetto al periodo delle stragi di 25 anni fa. Cosa fa un’azienda quando cresce? Si espande. Lo stesso fanno le organizzazioni criminali, per cui non sorprendiamoci se le troviamo in Veneto, nel Nord Italia e in molti altri Paesi europei”.

A chiudere gli interventi è stato Vittorio Ricciardelli, già Commissario della Polizia Locale di Milano, il quale ha illustrato ai presenti alcuni esempi concreti su come le quotidiane attività di controllo del territorio da parte della Polizia Locale possono svilupparsi fino a tal punto da innescare importanti indagini su temi quali il riciclaggio di denaro sporco o le attività legate all’antiterrorismo. Successivamente Ricciardelli ha illustrato i risultati ottenuti dal Comune di Milano in tema di segnalazioni di operazioni sospette, una possibilità concreta in mano alle amministrazioni e alla Polizia locale: partendo da 13 segnalazioni sono state controllate 1800 persone fisiche e svolte analisi di oltre 3mila operazioni economiche, per un valore complessivo di 280 milioni di euro.

I successivi moduli formativi si svolgeranno il 10 e 23 ottobre, e saranno rispettivamente dedicati al tema delle politiche di sicurezza urbana e alle tecniche operative e investigative per il controllo del territorio.

La partecipazione alle giornate formative è gratuita, previa iscrizione da effettuarsi on-line attraverso il sito www.conoscerelemafie.it cliccando l’apposito menù “Calendario e iscrizioni”. Per maggiori informazioni si invita ad inviare una mail al seguente indirizzo: tutor@avvisopubblico.it