Gestione della sicurezza urbana: il resoconto del I° modulo di Formazione rivolto alle Polizie Locali di Verona

Si è tenuto mercoledì 7 marzo, nella cornice del ​Museo di Storia Naturale a Palazzo Pompei, il primo dei tre moduli del ciclo formativo rivolto al personale della Polizia locale operante nell’ambito territoriale di Verona.

L’incontro, organizzato con il patrocinio del Comune di Verona, è inserito nell’ambito del progetto formativo denominato ‘Conoscere le mafie, costruire la legalità2’, promosso dalla Regione del Veneto ed organizzato in collaborazione con Avviso Pubblico e con il contributo del Forum Italiano della Sicurezza Urbana.

Nel corso della prima parte della giornata formativa sono stati forniti ai corsisti gli strumenti conoscitivi relativi alla gestione delle principali problematiche di sicurezza urbana, con particolari focus sull’ultimo Decreto emanato dal governo (c.d. “Decreto Minniti”) e sul tema della prevenzione integrata. La sessione pomeridiana è stata dedicata al dibattito tra corsisti e relatori sui temi affrontati nel corso della mattina.

Ha aperto i lavori Edi Maria Neri, Assessore alla Trasparenza e all’Anticorruzione del Comune di Verona, che ha sottolineato nel suo intervento la centralità del tema della formazione rivolta al personale della Pubblica Amministrazione, soprattutto sul fronte della difesa della legalità e della prevenzione, in un territorio come il Veneto che sta sviluppando una sempre maggiore consapevolezza in merito alla presenza mafiosa.

“Il diritto punitivo, penale ed amministrativo, tratta sempre più della lotta e del combattere contro qualcosa – ha spiegato Ivan Cecchini, Direttore Amministrativo del Comune di Bellaria Igea Marina – Tutte queste leggi, compreso l’articolo 17 del decreto Minniti, contengono la solita clausola di neutralità che non contempla costi, che sappiamo non essere una clausola reale, perché ogni lotta comporta un costo. Oggi il sistema punitivo italiano non ha ancora fatto i conti con le complessità che segnano l’esperienza della piena modernità, anche in riferimento a strumenti alternativi, idonei a minimizzare efficacemente i rischi e a dare risposte soddisfacenti alle richieste di tutela delle aspettative individuali e collettive”.

“L’ultimo decreto del governo in materia di sicurezza urbana prevede numerosi interventi – ha specificato Gian Guido Nobili, Responsabile Area Sicurezza Urbana e Legalità della Regione Emilia-Romagna – di riqualificazione e recupero delle aree e di siti più degradati, di eliminazione dei fattori di esclusione sociale e marginalità, di prevenzione della criminalità di tipo predatorio. La normativa prevede poi una serie di disposizioni sulle politiche di sicurezza integrata: uno dei punti centrali è lo scambio informativo tra Polizia locale e altre forze di Polizia, che deve essere bidirezionale, compresa la possibilità mirata di poter accedere a determinate banche dati, per poter esercitare anche le funzioni di polizia giudiziaria”.

“Nei primi anni Novanta si è diffuso nell’Europa continentale il concetto di nuova prevenzione – ha evidenziato Stefania Crocitti, ricercatrice del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna – Un concetto caratterizzato da alcune novità, compreso il coinvolgimento di attori diversi, vale a dire che i soggetti responsabili della prevenzione cambiano: non soltanto le agenzie penali dello Stato, ma anche gli Enti locali, i servizi sociali, il volontariato, le imprese private, i cittadini. Le attività di questi attori convergono in un sistema di prevenzione integrata, che si pone tra gli obiettivi quello di eliminare o ridurre le condizioni criminogene in un contesto sociale, quando ancora non si sono manifestati segnali di pericolo”.

I successivi moduli formativi si svolgeranno nella stessa sede il 20 marzo e il 4 aprile, e saranno rispettivamente dedicati al tema della presenza mafiosa nella realtà veneta e alle tecniche operative e investigative per il controllo del territorio.

La partecipazione alle giornate formative è gratuita, previa iscrizione da effettuarsi on-line attraverso il sito www.conoscerelemafie.it cliccando l’apposito menù “Calendario e iscrizioni”.

Per maggiori informazioni si invita ad inviare una mail al seguente indirizzo: tutor@avvisopubblico.it